sapore di scoperta e odore di fumo parte 2

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Appena entrata nel cubicolo, si sistemò per bene, si mise le gocce di olio di albero di Nehem negli occhi e nelle orecchie; l’olio aiutava a rendere gli occhi e orecchie più recettivi, in quanto la sua composizione chimica era una delle migliori per la trasmissione delle onde emanate dagli oculus-NW927Y7.
Attese i due minuti di settaggio, era necessario che occhi e orecchie si adattassero, nei primi minuti si perdevano entrambe le capacità, uditiva e visiva, per tornare subito dopo, ma acutizzate. La dose massima consentita era di tre gocce ad occhio, e orecchio per le persone adulte, e ogni goccia aveva una durata di circa 3 ore. Un abuso avrebbe potuto causare danni permanenti alla vista e all’udito.
Appena Aura riacquisì la vista, indossò gli oculus-NW927Y7 e, con un leggero movimento delle pupille, diede avvio alla lezione.

Sono circa le tredici e Dubhat, il secondo sole del pianeta Pharin sta sorgendo sulla città di Aluero. A quest’ora la temperatura è nella fase più calda della giornata - sicuramente il caldo di Dubhat farà venire al mondo nuove piccole - ma è anche il momento della giornata in cui le case assorbono il calore, che successivamente verrà dissipato lentamente per mantenere calde le stanze durante la notte.
Le case di terra cruda sono disposte seguendo uno schema ben preciso dando origine così a forme geometriche stravaganti e a dir poco spettacolari, ben visibili però solo dall’alto.
Gli abitanti di Aluero - come anche quelli del resto del pianeta Pharin - sono capaci di cambiare l’intensità del colore della propria pelle a seconda della luce, caratteristica che si rivela utile durante la caccia, consentendogli una certa dose di mimetismo.
La maggior parte della gente di Aluero è di un colore brillante, alcuni sono leggermente maculati, mentre gli abitanti di città e paesi più freddi tendo più al grigio o beige. Ovviamente, se qualcuno si trasferisce da un paese freddo ad uno caldo, il suo colore acquisirà maggior brillantezza, al contrario, se la migrazione avviene da un paese caldo ad uno freddo i colori tenderanno ad attenuarsi.
Un altro aspetto che influisce sul colore della pelle dei Pharinani è l’ambiente circostante; ad esempio, un ambiente più arido causerà pelli tendenti al grigio beige, mentre un ambiente più fertile darà tonalità di pelle più luminose.
Nel caso degli abitanti delle zone calde si nota un mutamento della colorazione della pelle anche con il sorgere delle lune, dato che questo comporta un notevole abbassamento della temperatura. Nei paesi più freddi la transizione di colore dovuta all’escursione termica è meno evidente.
In ogni caso, in qualunque lato del pianeta essi vivano la loro pelle è ricoperta da piccole sporgenze, conferendo così un aspetto ruvido e poroso.
Le mani dei Pharinani sono formate da cinque dita, nessuna delle quali opponibile. La natura ha ovviato all’assenza di un dito opponibile dotando gli abitanti del pianeta Pharin della capacità di aderire a un varietà di superfici, senza dover ricorrere a nessun tipo di secrezione adesiva. Questa capacità è dovuta al fatto che i palmi delle loro mani sono ricoperte da circa 16.600 setole per eta iota quadrato, le quali si dividono in centinaia di diramazioni, e le cui estremità sono solo di 0.3 psi - molto fine se si considera che i capelli dei Pharinani hanno uno spessore che varia dai 10 ai 14 psi. Queste setole vengono fatte aderire alla superficie applicando una forza - di circa 2 Ni - di precarico, per la fase di rilascio è sufficiente cambiare l’inclinazione delle setole, così che la forza di adesione venga meno.
Grazie a queste strutture che caratterizzano i loro palmi, i Pharinani possono aderire a qualunque tipo di superficie, che siano lisce o porose, che siano sott’acqua, nel vuoto - utile nei viaggi interplanetari, e su sostanze idrofile - utile del caso debbano attraversare i fiumi di etere - in quanto queste setole, oltre che coprire i palmi delle mani, coprono anche la pianta dei loro piedi.
Le gambe dei Pharinani si contraddistinguono per la muscolatura particolarmente sviluppata, questo gli consente di muoversi molto velocemente e di coprire lunghe distanze in lassi di tempo contenuti.
In generale, i Pharinani sono agili e veloci, oltre che degli ottimi arrampicatori, ma sono anche degli individui molto territoriali. In particolare, nella città di Aluero il territorio viene difeso con atti rituali, che si ripetono ogni nuova luna Kafrhj nel tentativo di scoraggiare eventuali rivali ed invasori.
I Pharinani possono riprodursi tramite inseminazione o per partenogenesi, ovvero la femmina è in grado di riprodursi senza l’ausilio del maschio, un’altra peculiarità tipica di questa razza è che il sesso del nascituro viene influenzato dalla temperatura ambientale al momento del concepimento; solitamente le basse e le alte temperature favoriscono la nascita di femmine, mentre temperature meno estreme, più moderate facilitano la nascita di maschi.
Per gestire al meglio la promiscuità della razza, gli accoppiamenti sono consentiti solo nei mesi di Epal e di Invig. Durante il periodo degli accoppiamenti i maschi emettono dei suoni per attirare le femmine e farsi scegliere. Qualora una femmina non fosse attratta da nessun maschio provvederà da sola alla riproduzione per partenogenesi, altrimenti avverrà l’inseminazione.
Una volte fecondate, o autofecondate, le femmine entreranno in un periodo di gestazione di quattro mesi, al termine del quale deporranno delle uova sferiche. Le uova si schiuderanno il giorno successivo; nelle ore in cui in cielo vi è la luna Taluka, se contengono maschi; e nelle ore in cui in cielo vi è il sole Beend, se contengono femmine.
Il pianeta Pharin ha due soli - Beend e Dubhat - e due lune - Kafrhj e Taluka - che scandiscono la giornata degli abitanti del pianeta in quattro differenti fasi.
Un giorno sul pianeta Pharin è diviso in 32 ore, ogni fase è composta da 8.00 ore.
Il primo sole, Beend sorge alle 5.00 e inizia il tramonto alle 12.00. Alle ore 13.00 sale in cielo il secondo sole - Dubhat - e vi resta fino alla conclusione della parte giornaliera della giornata, che corrisponde alle 20.00. La seconda luna - Taluka - sorgendo alle 21.00 introduce la parte notturna, che prosegue fino alle 28.00.
Alle 29.00 sale in cielo Kafrhj e vi resta fino alle 4.00.
A seconda della porzione di pianeta in cui i Pharinani vivono hanno abitudini alimentari differenti. Nel caso della poooopolaaaaa... zz… zioneeee dddd... eella cittttàààà diiiii… zzzz... zzz.. AAA… llllll… uuu.. eeee…..


sapore di scoperta e odore di fumo continua...

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