Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

il controllo finale

Immagine
precedentemente ne il controllo Ancora ospedale, per qualche giorno. Qualche frattura e una commozione cerebrale. Al risveglio dell’ultimo giorno trovò un biglietto sotto il cuscino. “vediamoci” . era ancora la sua calligrafia. Una notte, tardi. Una zona industriale con diverse ditte e fabbriche. D. non era mai stato qui. La mano aveva indicato una data, un’ora e delle coordinate. Parcheggiò e scesa dall’auto. Era agitato, tutto il suo essere aspettava qual momento, la prova che non era pazzo era a portata di mano, se qualcuno si fosse presentato, non era pazzo.  Altrimenti… Una donna si presentò. “Dario” disse, “vieni”. Dario la seguì, senza parlare. Provava sensazioni miste, liberazione, per il fatto che non si sbagliava,  e paura perché non riusciva a capire come qualcuno potesse entrargli in testa in quel modo, chi era quella donna? La guardava camminandole dietro, aveva un passo deciso e poco rivelatore. Una persona che faceva ciò che doveva, senza troppe esitazioni, q