like a virgin finale
precedentemente in like a virgin Il tempo cambiò, non era più caldo, non erano più gli anni dei colori accesi, delle giacche oversize, dei fuseaux e il volume dei decibel dei capelli si era decisamente abbassato. Erano gli anni dei pantaloni militari, dei braccialetti a profusione, delle cinture borchiate e delle t-shirt bicolori. Erano gli anni dei choker, quegli orribili girocollo di plastica che uscivano con Cioè, dei jeans a vita bassa, della testa mezza rasata, dei capelli verdi e azzurri, delle minigonne a pieghe e delle Converse colorate. Erano gli anni dei look alternativi, la parola d’ordine era osare. All’epoca ancora nessuno sapeva, né tanto meno poteva immaginare come le nuove tendenze avrebbero sconvolto la moda. Era un freddo giorno d’autunno, lei era nella sua stanza con le cuffie alle orecchie sognando di andare via, il più presto possibile da quella città, da quella stanza. Gli occhi scorrevano le parole del libro, ma senza riuscire a superare la barriera