come l'oceano parte 2
precedentemente in come l'oceano Gocce di sudore gli scendevano lungo la schiena. Doveva calmarsi, non poteva uscire in quello stato, le mani gli tremavano, la testa gli girava, le gambe stavano perdendo la loro forza, come se all’improvviso i muscoli si fossero atrofizati. Cercò di riprendere il controllo di sé. Infilò una mano nella tasca, trovò le chiavi, infilò l’altra mano nella tasca, questa volta trovò quel che cercava, il pacchetto di sigarette, lo aprì, estrasse l’accendino e la sigaretta. Era l’ultima. Quella del desiderio. Era uno stupido gioco che continuava a fare, anche se non credeva a queste cose, ma ormai il fatto di girare la prima sigaretta del pacchetto e fumarla per ultima era un’abitudine, un gioco, un divertimento che si era trasformato in abitudine, perdendo la suggestione iniziale, era solo un gesto automatico. Non esprimeva neanche più il desiderio. Nonostante ciò, ogni volta che accendeva la sigaretta del desiderio una strana smorfia - for