come l'oceano parte 1
Penso ci siano momenti in cui devi trasformare i sentimenti in parole perché vengano capiti. (Hiromu Arakawa) Kiyoshi Era il 12 settembre 2005, era un lunedì, e come la maggior parte dei lunedì non era né facile né felice. Quella mattina Kiyoshi si era svegliato con un pensiero, non del tutto sconosciuto, in testa. In parte lo conosceva, aveva imparato a convivere con quel pizzicore tra i pensieri. Nonostante il peso di questo tarlo spostò le coperte, si sedette sul letto, cercò con i piedi le pantofole, senza trovarle si alzò e si diresse verso il bagno a piedi nudi. Quella mattina lo infastidiva anche il suo stesso riflesso. Non che fosse più brutto del solito, ma quel giorno non riusciva proprio a guardarsi dentro. Quel giorno il riflesso non gli restituiva la sua immagine esterna, ma quella più nascosta, riusciva a scorgere, in quegli occhi riflessi, la sua paura, i sensi di colpa, il dolore. Solo a guardarsi si sentiva, si vedeva, come un impotente che dal